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Centro Acustico Italiano – Reggio Emilia

La musica ad alto volume causa un danno uditivo?

Sono all’ordine del giorno le diagnosi di traumi acustici provocati da stress uditivo: quella sensazione di pressione nell’orecchio che è causata da un’infiammazione del timpano o del canale uditivo, fastidiosi ronzii e una diminuzione del livello di udito. Tutti questi sintomi possono avere natura temporanea, ma se non tempestivamente diagnosticati possono diventare permanenti.

Spesso quando si è per strada o sui mezzi pubblici si usano cuffie e auricolari, oltre che per fruire meglio della musica, anche per isolarsi ed escludere dal proprio campo uditivo altri suoni e rumori esterni. Facendo ciò si tende ad aumentare sconsideratamente il volume, che supera facilmente gli 80-100 decibel.

Per rendere l’idea, 110-120 decibel sono la potenza di suono di una motosega in azione o di un jet al decollo; mentre il suono della voce umana raggiunge di media i 30-40 decibel e così viene anche udita, perciò a questa stessa intensità si potrebbe anche tranquillamente ascoltare la musica.

A che volume posso ascoltare la musica?

Per cercare di contrastare un uso improprio delle apparecchiature utilizzate per ascoltare musica i pareri degli esperti sono concordi nel ridurre tempo e dB di ascolto. Questa regola pone le sue basi sull’ascolto di materiale audio a non più di 60 dB per non più di 60 minuti.

Ricorda inoltre che, ai primi sintomi di abbassamento dell’udito, è davvero importante intervenire in modo tempestivo e mirato, consultando il personale del Centro Acustico Italiano.

Meglio le cuffie o gli auricolari?

In generale le cuffie sono preferibili agli auricolari, che per fortuna sono sempre più spesso utilizzati per le conversazioni telefoniche piuttosto che per ascoltare musica. Infatti, le cuffie sono esterne alle orecchie e perciò il suono, se non troppo elevato, è meno traumatico per la membrana del timpano. Al contrario gli auricolari sono posti direttamente dentro il padiglione auricolare e questo rischia di essere più dannoso per il timpano, perché la fonte del suono è a contatto diretto o quasi con la membrana; ulteriore rischio è quello di infezioni cutanee del padiglione acuite dalla presenza estranea dell’auricolare dentro l’orecchio.